“Quando è stata catturata nella rete, Drago aveva già una ferita cicatrizzata dovuta forse allo scontro con un’elica e un occhio compromesso”, ricorda Theodora Von Liechtenstein. “Allora io e i miei coetanei della Green Teen Team Foundation abbiamo deciso di offrire alla Fondazione Cetacea donare un gps per monitorarne gli spostamenti e le abitudini”. Già madrina e parte attiva di “Chelonia”, l’area dedicata alle tartarughe di terra europee del Parco Natura Viva di Bussolengo, la Principessa Theodora ha voluto completare l’attività di salvaguardia delle testuggini adottando anche questo esemplare, non presente fra le specie terrestri ospitate al Parco Natura Viva.
Drago è una femmina in età riproduttiva e la Caretta caretta è la specie che maggiormente popola i nostri mari. “I pericoli per questi animali aumentano esponenzialmente ogni anno a causa dell’aumento delle attività umane in mare”, interviene Sauro Pari, Presidente della Fondazione Cetacea che ha riabilitato Drago. “Ma il pericolo maggiore per le tartarughe si chiama “rete da posta”, che annega letteralmente gli esemplari che si imbattono fra le sue maglie. Per questo stiamo lavorando alla sperimentazione di una rete da pesca che permetta ai pesci di entrare, ma alle tartarughe di uscire nel caso vengano intrappolate.”
Da questa mattina, grazie alla Principessa Theodora, Drago può essere monitorata in tempo reale dal pubblico e dallo staff che la segue all’indirizzo www.seaturtle.org.