Risparmio - 13 novembre 2023, 07:29

Marchi, Banca Veronese: «Formazione e consulenza sono i nostri valori aggiunti»

Il neodirettore generale di Banca Veronese, Andrea Marchi, è intervenuto ai nostri microfoni per raccontare la storia della sua banca e i suoi punti di forza, e per ricordare l’importante traguardo che si celebrerà il 1° dicembre: l’anniversario dei 120 anni dalla fondazione dell’istituto bancario.

Marchi, Banca Veronese: «Formazione e consulenza sono i nostri valori aggiunti»

Il neodirettore generale di Banca Veronese, Andrea Marchi, è intervenuto ai nostri microfoni per raccontare la storia della sua banca e i suoi punti di forza, e per ricordare l’importante traguardo che si celebrerà il 1° dicembre: l’anniversario dei 120 anni dalla fondazione dell’istituto bancario.

Poche settimane fa è diventato il nuovo direttore generale di Banca Veronese, dopo essere stato per diverso tempo vicedirettore. Una grande responsabilità che immagino abbia accolto con grande soddisfazione, no?

Certo, è stata una grande soddisfazione per me ricevere questa nomina. Il Consiglio di Amministrazione ha infatti nominato come nuovo presidente della regione Fraccaro, che era il precedente direttore generale, e mi ha candidato come nuovo direttore generale. Abbiamo dovuto attendere i tre mesi canonici da parte di Banca Centrale Europea perché dia il via e dal 1° settembre sono appunto il nuovo direttore generale di Banca veronese. Per me è una grande responsabilità, specialmente perché quest'anno per noi è un anno veramente importante, in quanto festeggiamo i 120 anni della nostra nascita. Siamo infatti nati nel 1903 a Concamarise.

Banca Veronese presenta un bilancio in crescita, ad aprile parlavate di un utile a undici milioni di euro euro e politiche orientate alla prudenza e dati di solidità eccellenti. Proprio un anno fa annunciò proprio ai nostri microfoni, tra l’altro, l'apertura della filiera di Bussolengo...

Certo, festeggiamo un anno di apertura della filiale di Bussolengo, una filiale per noi molto importante perché si colloca in un territorio un po' diverso dal nostro. Il nostro core business è infatti nella Bassa Veronese, quindi potremmo dire che era un’area nuova per noi. Per noi Bussolengo è stata dunque una sfida, che finora è stata vinta grazie all'impegno dei colleghi che operano e stanno operando in questa in questa filiale. Siamo molto contenti.

I dati recenti riportati anche dalla Cgia di Mestre parlano di un credit crunch: sono diminuiti gli impieghi bancari in generale a livello nazionale e anche nel Veronese da parte degli istituti bancari nei confronti delle imprese. Come interpreta questi dati?

I dati della Cgia di Mestre sono veri. Stiamo notando, più che un fenomeno di credit crunch, un calo delle richieste da parte delle famiglie, specialmente per i mutui prima casa. Stiamo vedendo che l'aumento dei tassi repentino dell’ultimo anno ha dato minore appeal alla clientela per chiedere mutui. Un anno e mezzo due fa un mutuo stava su un 2%, mentre attualmente siamo sul 5%. Per una famiglia sostenere una rata di questo tenore diventa molto importante. Cosa possiamo fare noi come banca? Noi siamo presenti nel territorio e cerchiamo di essere molto vicini ai nostri clienti. Il nostro must è il “bene comune”, che vuol dire essere presenti e vicini alla nostra clientela. Noi operiamo con piccole e medie imprese e le famiglie e quindi cerchiamo di essere vicini anche fisicamente a loro. Attraverso la consulenza cerchiamo quindi di superare questo momento complesso.

Un'altra vostra carta vincente che va un po' in controtendenza rispetto ad altri istituti è la permanenza dei vostri direttori di filiale per un arco temporale più lungo rispetto ad altre banche. Questo genera nell’utente un rapporto di fiducia, no?

Certo, ricordo una pubblicità di qualche tempo fa del credito cooperativo, nella quale il cliente che entrava in banca veniva salutato per nome dal dipendente di filiale. Noi, avendo venti filiali, siamo Banca veronese di nome e di fatto, nel senso che operiamo solo nella provincia di Verona, con filiali dislocate in tutta in tutta la provincia.

È un tipo di rapporto che si crea anche attraverso tantissima formazione, immagino...

Certo. Noi, specialmente negli ultimi anni, stiamo puntando molto sulla consulenza e per puntare sulla consulenza bisogna in primis fare formazione ai dipendenti. L’obiettivo è dare il servizio migliore possibile ai nostri clienti, e lo facciamo con una formazione a 360°, che vada oltre a quella obbligatoria.

La consulenza penso sia l'arma più efficace a vostra disposizione. I prodotti bancari di fatto si somigliano tutti, ma intercettare le reali esigenze del cliente non è da poco...

Per noi la consulenza è fondamentale proprio perché dobbiamo diversificarci rispetto alle altre banche. Le altre banche stanno puntando sul digitale, che è importantissimo e sul quale stiamo investendo anche noi, ma la nostra mission rimane il rapporto umano. Fare consulenza vuol dire trovare una soluzione adatta al cliente: non abbiamo soluzioni preconfezionate.

Parlando di digitale apre una parentesi enorme: sul futuro ci sono tanti interrogativi, poiché non si sa bene come si comporteranno nei prossimi anni i giovanissimi da un punto di vista finanziario. Voi avete a disposizione un gruppo giovani, e anche questa è una una una particolarità. Potrebbe approfondire questo aspetto?

Siamo molto orgogliosi di questo progetto. Noi abbiamo circa 3.500 soci, di cui 500 fanno parte del Club Giovani Soci. Con il Covid il progetto è stato un po’ abbandonato, devo ammettere, ma ora lo stiamo riprendendo in mano perché sui giovani crediamo molto e vogliamo creare una cultura finanziaria che spesso nei giovani manca. Stiamo facendo un progetto con la Federazione Veneta di Credito cooperativo rivolto agli istituti tecnici per creare un po' di cultura e consapevolezza finanziaria.

Il 2023, come accennava prima, è un anno molto importante perché si festeggiano i 120 anni di di fondazione e il 1° dicembre ci sarà un evento sicuramente memorabile. Ce ne vuole parlare?

Sì, per noi è un evento storico. Nel 2003 abbiamo festeggiato i cent’anni con una “gita” a Gardaland con i nostri soci, ma quest’anno faremo una cosa un po’ diversa: un grande evento, il 1° dicembre. Inviteremo tutti i nostri soci e faremo una grande festa, premiando i soci che sono con noi da più di vent'anni. Faremo poi una cena tutti insieme, ripercorrendo la storia della nostra banca, e poi termineremo con la partecipazione speciale di Alessandro Milan e Leonardo Manera. Premieremo inoltre con delle borse di studio gli studenti più meritevoli che possono essere soci o figli dei nostri soci.

Guarda l'intervista ad Andrea Marchi

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