Indagare gli impatti dell’Intelligenza Artificiale (AI) in classe. Questo il tema della conferenza che si terrà il 14 novembre prossimo a Verona alle 15, presso l’istituto Lavinia Mondin in via Valverde 19. Massimiliano Turazzini, imprenditore digitale ed esperto del settore, insieme al dirigente delle Mondin, Stefano Quaglia, presenteranno ad alunni, insegnanti e genitori i più recenti studi sull’argomento, proponendo vie di riflessione.
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Perché l’intelligenza Artificiale è ormai ovunque, è impossibile ignorarla. Non conoscerla significherà subirla, in uno scenario trasformativo che potrebbe scuotere le basi stesse dell’educazione. Secondo Orizzonte Scuola, a settembre, in concomitanza con il rientro degli studenti, si è registrato un picco di accessi a ChatGpt. A livello globale, organismi e governi si stanno interrogando sugli effetti che questo nuovo fenomeno è destinato a portare in modo permanente nelle nostre aule e nelle nostre vite. “Nonostante il tema sia al centro delle agende di quasi tutte le nazioni – afferma Turazzini – solo il 10% delle scuole ha un piano per l’AI”.
Daniela Galletta insegnante e coordinatrice della Rete Scuola e Territorio Educare Insieme prosegue: «È necessario che insegnanti e famiglie si interroghino al più presto per capire quali scenari attendono i nostri studenti e per ideare strategie per inglobare nella didattica un soggetto nuovo che ormai, volenti o nolenti, è entrato in classe e con cui dobbiamo interagire».
Promuovono l’iniziativa, oltre all’Istituto Mondin, la Rete Scuola e Territorio, l’associazione Prospettiva Famiglia e il progetto Galtarossa per la riqualificazione dell’omonima area veronese.