Risparmio | 07 novembre 2023, 11:52

Iannella (Unicredit): «La vivacità imprenditoriale scaligera è un unicum nazionale»

Francesco Iannella, regional Manager Nordest di Unicredit, è intervenuto nel corso della 19esima Settimana Veronese della Finanza per fare il punto sullo stato dell'imprenditorialità scaligera e l'attenzione di Unicredit in questo complesso periodo storico.

Iannella (Unicredit): «La vivacità imprenditoriale scaligera è un unicum nazionale»

Francesco Iannella, regional Manager Nordest di Unicredit, è intervenuto nel corso della 19esima Settimana Veronese della Finanza per fare il punto sullo stato dell'imprenditorialità scaligera e l'attenzione di Unicredit in questo complesso periodo storico.

Lei ha già ricoperto questo ruolo tra il gennaio 2019 e il gennaio 2020, e da gennaio 2023 è di nuovo Regional Manager. Un territorio che conosce bene quello del Nord-Est, vero dottor Iannella?

Sì, è un territorio che conosco non solo per la precedente esperienza nel 2019, ma anche perché in passato ho lavorato in Friuli Venezia Giulia e poi, più recentemente, qui a Verona con altri incarichi.

Il nostro è un territorio molto vivo e frizzante dal punto di vista economico, che negli ultimi tempi ha subito le conseguenze di un contesto macroeconomico e geopolitico che ha cambiato le carte in tavola, introducendo anche qualche difficoltà. Unicredit è particolarmente focalizzata su questi temi, corretto?

Sì, dice bene. A me piace anche molto la definizione di “locomotiva d'Italia” per indicare il Veneto, e più in generale il Nord-Est, un territorio che nonostante il rallentamento, continua a mantenere i livelli di crescita mediamente superiori al resto d’Italia. In questa fase registriamo tuttavia un calo della domanda di credito, perché le imprese hanno fatto grande incetta di liquidità durante la fase molto incerta del Covid fino all’anno scorso, e le vendite e i fatturati sono andati molto bene. La situazione è cambiata però nel 2023, l'incremento dei tassi ha fatto sì che la domanda di credito rallentasse e che le imprese preferissero utilizzare la liquidità accumulata negli anni precedenti. Mi aspetto però una ripresa con l’anno prossimo.

Nello specifico Unicredit come è intervenuta, come interviene e come interverrà per far fronte a questo scenario?

Non abbiamo fatto mancare la nostra presenza anche in maniera preventiva. Già prima dell'estate abbiamo infatti lanciato una serie di iniziative per dieci miliardi di euro complessivi a supporto sia di imprese che di famiglie. In particolare, quattro miliardi sono stati investiti per le famiglie, e sei miliardi per le imprese. Questi ultimi si sono distinti in investimenti sia in zone economiche speciali che in settore turismo o in particolare del Made in Italy, che è sempre un elemento molto importante per il nostro Paese. Fra le manovre che abbiamo lanciato quest'estate ricordo anche la moratoria per le imprese in difficoltà. Abbiamo inoltre azzerato le commissioni pos per le microimprese per tutte le transazioni fino a dieci euro. Quindi se uno compra il caffè e utilizza un POS Unicredit, non paga commissioni per la transazione.

Si tratta di un momento buono per Unicredit, undici mesi consecutivi di crescita, un utile che sfiora i 6,7 miliardi di euro da inizio 2023… Guardando al futuro, c’è molta attenzione alla digitalizzazione, giusto?

Guardando al futuro la sfida è sempre molto importante: non bisogna mai abbassare la guardia, è fondamentale rimanere disciplinati sui costi e guardare in particolare alla crescita, cercando anche nuove strade per far crescere i nostri ricavi. In particolare le direttrici più rilevanti che riteniamo siano quelle da seguire sono la sostenibilità e l'innovazione. Nel famoso acronimo ESG spesso siamo tentati di sottolineare soltanto l’aspetto ambientale, quando in realtà l’aspetto di sostenibilità sociale è altrettanto rilevante. Secondo il nostro osservatorio, negli ultimi cinque anni un'impresa su tre si è già mossa in questa direzione, quindi il tessuto imprenditoriale è molto partecipe e attento da questo punto di vista. In particolare, come Unicredit negli ultimi diciotto mesi abbiamo erogato 850 milioni di euro, ripartiti in 700 milioni sulla componente green e 150 relativamente al sociale.

Sul tema dell'innovazione, poi, siamo attivi da tempo. Da dieci anni abbiamo il nostro laboratorio Unicredit Start Lab, nel quale abbiamo selezionato circa settemila imprese, cinquecento delle quali le abbiamo accompagnate in un percorso di crescita. Unicredit Start Lab non è soltanto una realtà nazionale: qui a Verona quest'anno abbiamo lanciato FoodSeed in collaborazione con CDP Venture Capital e con la Fondazione Cariverona e Fiera Verona, un acceleratore per imprese e startup innovative che operano nel settore agrifood e agritech.

L'agroalimentare è infatti uno dei settori strategici per Verona. Proprio tra qualche giorno ci sarà un evento legato a questa iniziativa, giusto?

Sì, esatto, qui a Verona la settimana prossima renderemo pubbliche le start up che si sono aggiudicate nel ranking le posizioni migliori e che quindi beneficeranno di questo contributo per la loro accelerazione, quindi per aiutarle a diventare grandi.

Lei incontra ogni giorno gli imprenditori e le imprenditrici del Nord Est. Qual è la sua impressione in merito allo spirito imprenditoriale del territorio?

Torno volentieri nel Nord-Est proprio per il grande senso imprenditoriale che alberga qui. La vivacità imprenditoriale è un unicum a livello nazionale. Io, personalmente, mi sento quasi un veronese adottivo e ne sono particolarmente orgoglioso.

Guarda l'intervista a Francesco Iannella