Alex Vantini, presidente di Coldiretti Verona, ha ricordato, nel corso del primo appuntamento della 19esima Settimana Veronese della Finanza, le criticità e le opportunità che la filiera agroalimentare sta vivendo in questo periodo storico.
Anche il mondo agricolo guarda con attenzione al contesto geopolitico che stiamo vivendo in questo periodo?
Il 2022 è stato un anno critico, con lo scoppio del conflitto russo-ucraino che ha generato un forte aumento dei costi di produzione, energia e materie prime. C'è stato un problema per quanto riguarda i cereali e la generazione di mercati speculativi che ha causato un aumento di costi imporante. Ne stiamo ancora pagando le conseguenze, i costi di produzione non sono diminuiti particolarmente. Stiamo subendo dei processi speculativi importanti: a oggi il cereale e le granaglie sono delle commodities sul mercato internazionale. Da questo abbiamo imparato comunque che il cibo deve tornare al centro del dialogo, e che bisogna considerare tutta la filiera agroalimentare e sostenere gli anelli più deboli.
In agricoltura è particolarmente sentito, poi, il tema della manodopera in calo...
Si tratta di un problema trasversale a tutte le categorie. In agricoltura è particolarmente sentito, ed è un problema che ha generato parecchi scompensi. Siamo riusciti a implementare alcuni strumenti, come per esempio il voucher che permettere a studenti, pensionati e percettori di Reddito di Cittadinanza di lavorare per un periodo in agricoltura, ma non è sufficiente. Dovremmo ragionare in termini più ampi e fare interventi di carattere strutturale, come la gestione dei flussi migratori. Dal punto di vista tecnologico stiamo rispondendo a questa lacuna, ma anche questo non basta. Non è solo una questione di contribuzione, ma si fa fatica a trovare personale locale che venga a lavorare in campagna.
Anche il settore dell'agricoltura non è immune al fenomeno dell'illegalità...
Il terzo business per la criminalità organizzata, dopo il narcotraffico e la ricettazione e il settore agroalimentare, le cosiddette agromafie. Abbiamo costituito un osservatorio nazionale proprio su questo tema che cerca di dare una valutazione dell'entità del danno sul territorio nazionale e sulla filiera. I falsi, nelle nostre produzioni alimentari, sono tante e dobbiamo stare molto attenti. Negli ultimi anni un altro settore che sta attirando l'interesse della criminalità organizzata è quello delle agroenergie, e su questo ci siamo imposti e abbiamo condotto una battaglia vera contro il fotovoltaico a terra su territorio agricolo, proprio per questo motivo.
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