Claudio Cioetto, presidente di Confimi Apindustria Verona, è intervenuto nel corso della 19esima Settimana Veronese della Finanza per illustrare la situazione generale delle imprese scaligere e il problema della mancanza di manodopera.
Come stanno vivendo le imprese questo momento storico particolarmente ostile?
Le imprese sono in difficoltà principalmente per via dei tassi di interesse che stanno mettendo in ginocchio gli imprenditori. Il momento è molto difficile, e a questo si aggiunge anche la crisi energetica. L'Italia è la seconda nazione manifatturiera e i subfornitori di Germania e Nord Europa, che stanno vivendo anche loro momenti di incertezza che si ripercuotono sulle nostre imprese.
Nel mondo delle piccole e medie imprese è frequente il problema della mancanza di manodopera specializzata. Cosa ne pensa?
Sì, è un problema che esiste e persiste. Le nostre aziende sono in continua innovazione, ma innovare richiede del personale specializzato che fatichiamo a trovare. Non ci aiuta il calo demografico e quindi dobbiamo cercare di lavorare di concerto con la Regione Veneto e cercare di far cambiare mentalità alle famiglie e scardinare lo stereotipo degli istituti tecnici o professionali che spesso vengono visti come scuole "di serie B". La nostra associazione lavora per creare nuovi imprenditori, ma fa impressione leggere in Veneto quest'anno le imprese giovani sono diminuite di 10mila unità. È un dato drammatico.
Un problema molto sentito per Verona ma in generale per le grandi città è l'infiltrazione di organizzazioni illegali sul territorio imprenditoriale e finanziario. Bisogna tenere alta l'attenzione...
Confimi Apindustria fin dall'inizio ha partecipato in maniera importante al contrasto a questo tipo di situazioni. Verona è una città economicamente importante che fa gola alla mafia. Da questo punto di vista raccomandiamo e sensibilizziamo i nostri associati a fare attenzione, perché è facile a volte scivolare in queste situazioni.