Non c’è pace per il Settore Socio Assistenziale, dopo aver resistito con tenacia e altissimo senso del dovere alle ondate pandemiche, lavorando costantemente con personale ridotto e con ritmi insostenibili. «Ora potrebbe arrivare anche una grande beffa per le lavoratrici e i lavoratori della Cooperativa Cercate che prestano servizio presso gli Istituti Sorelle della Misericordia di San Michele Extra Verona e Cologna Veneta» avverte la segreteria territoriale del sindacato UIL FPL di Verona.
«A seguito dell’assemblea con tutto il personale della casa di riposo dell’Istituto Sorelle della Misericordia di San Michele, composto da operatrici sociosanitarie e infermiere, abbiamo visto molta paura negli occhi di queste persone, perché c’è il rischio reale di non vedersi riconosciuto lo stipendio di luglio» spiegano dalla UIL FPL.
La Cooperativa sociale Cercate di Verona ha risposto a una richiesta inviata dalla UIL FPL di Verona di delucidazioni sulla situazione stipendiale dei propri dipendenti comunicando che non riesce a far fronte al pagamento per il debito che il committente Istituto Sorelle della Misericordia ha accumulato nei confronti della Cooperativa stessa che a fine del mese di giugno ammonta a quasi tre milioni di euro, per la precisione 2 milioni e 800 mila euro, ha riferito la Cercate.
«Appena siamo stati contattati dai nostri iscritti – raccontano dal sindacato – siamo intervenuti subito con due incontri, una per il personale che lavora nella struttura di San Michele Extra Verona e una per quelli che lavorano nella struttura di Cologna Veneta, perché tutti insieme, circa 90 tra soci e dipendenti, rischiano realmente di non ricevere lo stipendio come ci è stato risposto dalla cooperativa».
«Non avevamo altra scelta che la Proclamazione della Stato di agitazione di tutto il personale in capo alla Cooperativa Cercate che lavora presso le strutture di San Michele Extra di Verona e Cologna Veneta».
La UILFPL di Verona è determinata a mettere in campo «ogni possibile risorsa per fare in modo che questa vicenda non si concluda con il far rimettere lo stipendio al personale che, seppur con l’applicazione di contratti scaduti e davvero poco remunerativi e ora anche con lo spauracchio della mancata erogazione stipendiale, tanto si è prodigato per tenere le sedi di San Michele Extra e Cologna Veneta in linea con gli standard assistenziali».
A QUESTO LINK LE PRECISAZIONI dell'Istituto Sorelle della Misericordia