Il comparto manifatturiero e della produzione industriale rappresenta uno dei pilastri fondamentali dell'economia nazionale. Gli ottimi risultati che l'Italia detiene in questo settore garantiscono al nostro Paese una forte presenza sul mercato mondiale e lo collocano tra le maggiori potenze industriali europee.
Nonostante le difficoltà geopolitiche che hanno travolto la maggior parte delle economie mondiali nel corso del 2022, l’industria italiana è riuscita a mostrare una grande resilienza. Come sottolineato anche dal rapporto di previsione “L’economia italiana tra rialzo dei tassi e inflazione alta” – pubblicato a marzo 2023 dal Centro Studi di Confindustria – la solidità delle PMI, una base manifatturiera rafforzata e una vasta diversificazione nei prodotti e lungo le filiere di produzione hanno consentito all’industria italiana di arginare tali difficoltà e di ottenere comunque una straordinaria performance in termini economici.
Un problema ben noto anche in Veneto
I risultati positivi del comparto manifatturiero e della produzione industriale si scontrano però con un un fenomeno che assume contorni sempre più rilevanti: il mismatch tra domanda e offerta di lavoro che si verifica nel settore a causa della carenza di personale qualificato.
Secondo le stime del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, infatti, la difficoltà di reperimento sperimentata dalle aziende si attesta – per il mese di luglio – al 47,9% delle assunzioni programmate, con la percentuale che aumenta al 51,4% se si prende in considerazione solamente il dato appartenente al Veneto.
Guardando al settore manifatturiero, a livello regionale la provincia in cui si prevede il maggior numero di assunzioni risulta essere Vicenza (25,8%), seguita da Treviso (23,7%) e Padova (16,8%). Per la provincia di Verona si stima invece il 15,7% delle entrate previste.
A ricercare personale qualificato sono soprattutto industrie metalmeccaniche ed elettroniche, aziende operanti in ambito metallurgico, industrie tessili e del legno.
Tra i professionisti più ricercati si segnalano operai specializzati, in particolare addetti all’assemblaggio di prodotti industriali, conduttori di macchine per le lavorazioni metalliche, così come installatori e manutentori.
Anche per il settore delle costruzioni sono previste diverse entrate, tra le quali spicca la richiesta di operai addetti alle costruzioni e al mantenimento delle strutture edili, insieme con gli addetti alle rifiniture delle costruzioni.
L’indagine di Ingenn
In tale contesto, ricercare personale qualificato in campo Engineering & Manufacturing diventa una vera e propria sfida per le imprese.
A tal fine, Ingenn, la società di Head Hunting unicamente focalizzata nella ricerca e selezione di profili tecnici e ingegneri, ha pubblicato una guida utile a comprendere le aspettative di tali figure in termini di carriera, retribuzione e vantaggi.
Attraverso un sondaggio somministrato a 80 professionisti, è stato ricostruito il candidate journey dei profili tecnici e ingegneri impegnati attivamente nella ricerca di lavoro.
L’analisi – strutturata prendendo in considerazione le tre fasi generalmente attraversate dai candidati (ricerca, selezione e scelta) – ha permesso di far affiorare alcune tematiche di rilievo, tra le quali l’importanza – per questi profili dall’elevata preparazione tecnica – di interfacciarsi con selezionatori in possesso di altrettante conoscenze specifiche, tali da permettere un’adeguata valutazione della loro formazione e competenze.