F.C. Clivense, nonostante abbia soltanto due anni di vita, è già una realtà del calcio italiano. Grazie ai nomi e alla passione dei suoi fondatori, Sergio Pellissier ed Enzo Zanin, già conosciuti nell’ambiente calcistico in cui hanno militato per anni da professionisti, il “progetto Clivense”, senz’altro inedito e innovativo, ha preso subito piede, sia a livello mediatico che in termini di risultati.
Dalla Terza categoria, stravinta, all’Eccellenza grazie all’acquisto del titolo sportivo del San Martino Speme e una promozione in Serie D conquistata sul campo alla seconda stagione di attività sempre con mister Allegretti alla guida, il palmares della giovane società è destinato a crescere.
E non per effetto di una strategia fuori controllo, con l’intervento di mega sponsor da cui poi si diventa inevitabilmente dipendenti (nel ben e nel male), ma partendo da una strategia dal basso, più equilibrata, sostenibile, condividendo tale crescita con i tifosi-soci.
In fondo, la prima grande intuizione è proprio questa: dare la possibilità ai supporter di essere anche proprietari del club. Dopo il successo della prima campagna di equity crowdfunding, che ha portato nelle casse oltre 700 mila euro con altrettanti soci, ora F.C. Clivense ha aperto a una seconda raccolta per allargare la base societaria e per aumentare la quantità di risorse economiche necessarie per affrontare un campionato impegnativo come quello della D, anticamera del professionismo.
C’è del cuore sicuramente in questa avventura iniziata il 13 agosto 2021 (e come non potrebbe esserci), ma anche lungimiranza, oculatezza e responsabilità gestionale. Una società che sia dei tifosi, un impianto di proprietà, un ambiente totalmente inclusivo, un club che faccia cresce uomini prima ancora che giocatori giustifica la visibilità e l’attenzione che, fin da subito, come dicevamo all’inizio, hanno riposto tante persone nei confronti del progetto di Pellissier-Zanin.
Con modestia, umiltà, ma anche con convinzione, lucidità, preparazione, il presidente, il vicepresidente, lo staff e i professionisti che hanno permesso la nascita della clivense stanno facendo crescere un qualcosa che potrebbe alla lunga rappresentare un modello sportivo alternativo alle attuali impostazioni societarie a cui siamo abituati, dove gli interessi privati non coincidono quasi mai con i valori e gli obiettivi citati pocanzi.
Un mix di mente e cuore anima questi due protagonisti del calcio di ieri, di oggi e sicuramente anche del domani.