Imprese | 19 maggio 2023, 17:49

AutoBrennero, bilancio 2022: è l’anno dei record

Utile a 93,55 milioni: +7,4% rispetto al 2019. Scende ancora il tasso di incidentalità: 14,81. Idrogeno, nascono quattro nuovi impianti di distribuzione.

Diego Cattoni

Diego Cattoni

«Il 2022 è stato l’anno dei record: abbiamo segnato i migliori risultati di sempre tanto nel fatturato, quanto nell’Ebitda, quanto nell’utile. Una  gestione virtuosa ci ha permesso, infatti, di chiudere  l’esercizio con 93,55 milioni di utile netto. E tutto questo a fronte di un nuovo record di investimenti in manutenzioni e sicurezza. Avere superato tutti i target ci  permette di guardare con grande ottimismo e con la massima determinazione agli investimenti epocali da  7,2 miliardi che abbiamo pianificato. Degna di così ottimi  risultati anche la chiusura dell’anno, con il  riconoscimento, a dicembre da parte del Ministero delle  Infrastrutture e dei Trasporti della fattibilità della nostra proposta di finanza di progetto».

Diego Cattoni, Amministratore Delegato di  Autostrada del Brennero, commenta in questi termini il bilancio di un anno  straordinario per la Società. Il Consiglio di Amministrazione presieduto da Hartmann Reichhalter ha potuto così approvare, questa mattina, un bilancio che non solo segna un utile di esercizio di 36,6 milioni superiore a quello del 2021 (56,95 milioni), ma che supera addirittura il record fatto registrare nel 2019, ultimo anno prima della pandemia quando si toccarono gli 87,1 milioni.

Un’annata di primati in cui si inscrive anche quello particolarmente caro alla Società relativo alla sicurezza: il Tasso di Incidentalità Globale di A22 (TIG, dato dal rapporto tra numero di incidenti per  chilometri percorsi) scende ancora di oltre un punto, attestandosi a 14,81 (rispetto al 15,99 del 2021), contro una media nazionale ferma a 28 nel 2021.

«I risultati economici sono fondamentali – osserva il Presidente Reichhalter -, ma credo che la  Società esprima la sua cifra particolare soprattutto nell’attenzione alle esigenze dei  territori attraversati, nell’impegno nelle manutenzioni e nella costante tensione per  migliorare, ammodernandola, un’arteria sempre più compatibile con le esigenze ambientali. Gli anni record rappresentano anche il segnale della necessità di assorbire progressivamente su rotaia il traffico merci a lunga percorrenza e di  proseguire nello sviluppo di sistemi di gestione innovativi che garantiscano la  fluidità del traffico. Noi siamo pronti, non ci resta che attendere, con fiducia e umiltà, la nuova concessione».  

Il bilancio 2022  

Al lordo delle imposte, il risultato si è attestato a 130,7 milioni di euro, contro i 78,7 milioni registrati nel 2021 (+65,9%). In netta crescita anche l’Ebitda che fa segnare 213,74 milioni di euro (erano 121,14 nel 2021) e l’Ebit a 123,91 milioni (42,46 lo  scorso anno). Gli ottimi risultati economici sono anche il riflesso del ritorno ai flussi  di traffico pre-Covid. Il 2022 ha fatto registrare infatti un +17,4% rispetto al 2021 con un +23,45% dei chilometri  percorsi dai veicoli leggeri e un +6% di quelli effettuati  dai pesanti. In totale si sono superati i 5 miliardi di  chilometri percorsi lungo il nastro autostradale che  unisce il Brennero con Modena.

Il valore della produzione, che nel 2022 è stato di 467 milioni di euro  (353,1 milioni nel 2021), reca un incremento di 113,9  milioni, corrispondente ad un aumento percentuale del  32,25%. Il valore della produzione consolidato supera i  584 milioni di euro. L’area finanziaria ha contribuito al  risultato di periodo con il valore di 6,8 milioni di euro. Crescono i ricavi dalle aree di  servizio passando dai 13,10 milioni del 2021 ai 19,06 del 2022.

Investimenti e manutenzioni  

Nonostante la ripresa dei volumi di traffico, grazie ad un’attenta programmazione, la  Società ha messo in campo una nuova straordinaria stagione di manutenzioni, arrivando a investire 71,4 milioni (65,9 milioni nel 2021), più di 227.000 euro a km, nettamente al di sopra della media nazionale. Segno di un impegno che è totale  anche se ancora opera in attesa del riaffido della concessione, come dimostrano gli  sforzi compiuti per ammodernare l’arteria con un investimento pari a 36,8 milioni di  euro (+30%).  

Idrogeno, via libera ai nuovi impianti  

Nella seduta di oggi il Consiglio di Amministrazione ha dato il via libera anche al  progetto di realizzazione di quattro nuove stazioni di rifornimento a idrogeno per un  importo di spesa di 64,2 milioni di euro.

L’iniziativa rientra nel più articolato piano  per la mobilità sostenibile descritto all’interno della proposta di finanza di progetto  approvata dal Mit, con cui Autobrennero punta a fare dell’A22 il primo Green  Corridor d’Europa.

All’interno è contemplata la realizzazione di complessivi 8 nuovi  centri di produzione e/o distribuzione, equamente dislocati lungo la carreggiata nord  e sud del tracciato, che si andranno ad aggiungere, per un totale di nove, a quello di Bolzano sud, il primo centro di produzione e distribuzione di idrogeno green  d’Italia, aperto ancora nel 2014. Una pianificazione del tutto allineata con i contenuti  del Pnrr, che prevede in particolare per il periodo 2021-2026, una dotazione di 230 milioni di euro per lo sviluppo di 40 stazioni di rifornimento di idrogeno su scala nazionale.

Autostrada del Brennero ha presentato un’apposita istanza per accedere a questi contributi che ha avuto esito positivo: la Società si è infatti aggiudicata un contributo di 15 milioni di euro che saranno utilizzati per la costruzione di 4 impianti di distribuzione di idrogeno: dunque 3,75 milioni per impianto, il massimo dell’ammontare ottenibile. Di qui la volontà di approvare i progetti definitivi delle quattro opere, che rappresenteranno il prossimo decisivo step dell’intera strategia dedicata al vettore energetico di Autobrennero.

Le nuove realtà, che in una prima fase saranno alimentate con l’idrogeno generato a Bolzano, sorgeranno nei pressi  dell’Autoporto di Sadobre, delle aree di Servizio Paganella Est ed Ovest e del CSA  di Verona. Per quest’ultimo la Società riceverà un ulteriore contributo di 1,35  milioni, fondi che il progetto si è aggiudicato sul programma europeo Life.