«Sarà finalmente un’Assemblea in presenza, dopo tre anni in cui la possibilità di incontro è stata esclusa a causa dell’emergenza sanitaria – dichiara il presidente di Cassa Rurale Vallagarina Maurizio Maffei alla vigilia dell'Assemblea soci che si svolgerà il prossimo 7 maggio ad Ala. – Un appuntamento che i nostri Soci meritano di presenziare “dal vivo” e che – siamo certi – vedrà una partecipazione attiva e puntuale. Trattandosi infatti di una “duplice” Assemblea, con una sessione straordinaria oltre a quella ordinaria – in cui si voterà il rinnovo parziale delle cariche sociali - per l’avvio dei lavori sarà necessario il tempestivo raggiungimento del numero legale; gli sportelli di verifica poteri saranno quindi attivi a partire dalle ore 8.30, in modo da garantire il regolare inizio dell’adunanza per le ore 9.30».
Un bilancio importante, quello approvato con soddisfazione dal Consiglio di Amministrazione, che presenta un utile netto di 6,4 milioni di Euro (+73% rispetto all’esercizio precedente).
«Sono dati estremamente positivi – afferma il direttore Deimichei – che dimostrano la capacità della Cassa di produrre reddito, di confermare la propria solidità patrimonialmente, di esercitare al meglio il proprio ruolo al fianco delle famiglie, delle imprese e delle associazioni del territorio».
Un territorio su cui la Cassa conferma la propria presenza con 19 filiali, che operano a favore di oltre 8.000 Soci e più di 32.000 clienti. Il posizionamento dell’ultimo tassello ha riguardato la nuova succursale di Grezzana, in provincia di Verona, che porta a 9 il numero delle filiali presenti nel veronese, ed è stata aperta lo scorso luglio, a prosecuzione di un significativo percorso di espansione nella zona veneta, area che maggiormente contribuisce allo sviluppo della Cassa.
Nel corso del 2022 sono migliorati molti indicatori qualitativi della banca e sono stati consolidati i volumi complessivi di attività, con una raccolta complessiva a fine 2022 che ammontava a 1.255 milioni di Euro. L’ammontare netto a bilancio dei prestiti alle famiglie e alle imprese era pari, a fine anno, a 579 milioni di Euro e l’erogazione di nuovi prestiti ha raggiunto circa 105 milioni di euro.
Una banca solida, con un totale di Fondi propri che sfiora gli 80 milioni di Euro.
Il risultato economico conseguito consente di proporre ai Soci di destinare al Fondo beneficienza per le attività liberali di sostegno all’associazionismo e allo sviluppo delle comunità locali la significativa somma di 600 mila Euro. “I sodalizi sono da sempre oggetto di particolare attenzione da parte della nostra Cassa: più di 400 – evidenzia il vicepresidente Carmelo Melotti – quelli sostenuti dal nostro Istituto lo scorso anno, a sottolineatura della consapevolezza e del riconoscimento del valore della attività che essi svolgono in area trentina e veronese. Quest’ultimo è un territorio, che sono onorato di rappresentare nella sua componente montana, la Lessinia, dove sono nato e risiedo, a Bosco Chiesanuova Al termine del mio attuale mandato sono grato al Consiglio di Amministrazione che ha inteso riproporre la mia candidatura per il rinnovo parziale dei CdA che avrà luogo in Assemblea ”.
«L’entusiasmo e la positività derivanti dal bilancio che presenteremo ai nostri Soci – ricorda il presidente Maffei – saranno accompagnati da quelli legati ai festeggiamenti dei 125 anni della nostra Cassa. La prima occasione per ricordare la nascita dell’Istituto, semplice ma significativa, ha visto la piantumazione di un gelso nel comune di Ala proprio nella mattinata di lunedì 17 aprile – giorno della fondazione – e prevede la collocazione di altre 124 piante nel territorio degli Altipiani Cimbri colpiti da Vaia: 125 alberi in totale, uno per ogni anno trascorso insieme».
Il 2023 sarà caratterizzato da svariati eventi e proposte per festeggiare l’importante traguardo, che guarderanno all’ambiente e ad una ritrovata socialità. Si proseguirà inoltre sulla strada dell’incremento della qualità dei servizi dedicati ai clienti, tramite momenti di consulenza dedicati – consentiti da un’oculata rimodulazione degli orari – che permettono di affiancare famiglie ed imprese e soddisfare le loro esigenze, mantenendo concreta la propensione dell’Istituto all’adeguarsi ai ritmi e alle abitudini di vita comuni.