Green | 03 marzo 2023, 11:26

Una fotografia del settore florovivaistico in Italia

Toscana, Liguria, Sicilia, Lombardia, Lazio, Puglia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte guidano nell’ordine la classifica delle regioni italiane che registrano il più alto valore alla produzione del settore florovivaistico nazionale.

Una fotografia del settore florovivaistico in Italia

Myplant & Garden, la fiera internazionale leader del verde professionale, diffonde e commenta gli ultimi rilevamenti ufficiali (annata 2021) della produzione orto-florovivaistica italiana.

Toscana, Liguria, Sicilia, Lombardia, Lazio, Puglia, Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte guidano nell’ordine la classifica delle regioni italiane che registrano il più alto valore alla produzione del settore florovivaistico nazionale, cresciuto del 5% nel 2021 rispetto all’anno precedente.

Un valore che nel 2021 ha sfiorato i 2,8 miliardi di euro (il 4,6% della produzione a prezzi di base dell’agricoltura italiana), il dato più alto delle ultime annate prese in esame. La produzione di fiori e piante in vaso nel 2021 è stata pari a quasi 1,3 miliardi di euro (+5,1% rispetto al 2020), generata per il 39% dalle regioni del Nord-ovest e per il 35% da quelle del Sud e delle isole. La produzione dei vivai, pari a 1,5 miliardi di euro (+4,9%), deriva per il 60% dalle regioni centrali. L’Istat certifica così la ripresa del trend di crescita dopo la crisi pandemica.

Le realtà produttive italiane sono concentrate soprattutto in quattro regioni:

 

  • Liguria, che ha il primato delle aziende che coltivano fiori in piena aria;
  • Toscana e Lombardia, dove sono presenti le principali attività vivaistiche ornamentali arbustive e forestali;
  • Campania, dove le aziende sono specializzate soprattutto nella coltivazione di fiori in coltura protetta.

La Toscana mantiene saldamente il primato delle produzioni vivaistiche nazionali, con un fatturato alla produzione di 816 milioni di euro (+4% sulla media 2019-2020). Le produzioni floricole, invece, vedono stabilmente la Liguria al vertice con 386 milioni di euro (+4,6% sul biennio precedente). A seguire, le altre regioni. Non si notano scostamenti particolari rispetto ai ritmi produttivi e di crescita degli anni passati, con l’eccezione della attività vivaistica del Friuli-Venezia Giulia, che ha scavalcato di misura il Piemonte.