Come si fa a diventare un professionista del mondo dello spettacolo? Quali competenze servono, e che tipologie di contratti di lavoro si possono stipulare? A queste e a tante altre domande si potrà avere risposta in occasione dell’incontro “Come diventare tecnici dello spettacolo”, organizzato dall’Ufficio Promozione al Lavoro del Comune di Verona in collaborazione con Fondazione Centro Studi Doc ETS e Rete Doc. L’iniziativa, che si terrà martedì 21 febbraio dalle 15 alle 18 in via Macello, 5, zona Filippini, rientra nell’ambito di sei incontri che il Comune promuove in collaborazione con agenzie ed enti specializzati del territorio per far conoscere meglio il panorama dell'offerta e migliorare le conoscenze utili ad orientare la ricerca di lavoro.
Sarà possibile individuare quali sono le professioni tecniche che gravitano attorno al mondo dello spettacolo, grazie anche alle testimonianze di professionisti che lavorano in questo ambito. Montare palchi, gestire l’audio, il video e le luci di un evento, tutte competenze richieste e che potranno essere acquisite per una crescita personale, ma soprattutto, per un’opportunità di lavoro che non richiede titoli di studio specifici.
«L’incontro è rivolto a delle figure lavorative maggiormente richieste – spiega l’assessore al Lavoro Michele Bertucco – e il nostro obiettivo è dare delle risposte alle domande specifiche provenienti da determinati ambiti. In questo caso si tratta di un settore nel quale la formazione, o il riconoscimento di titoli e attività, sono un po’ più complicati. I rapporti di lavoro nello spettacolo sono legati infatti a singoli eventi, per pochi giorni o per settimane, quindi è importante soddisfare questo ambito. I numeri legati al mondo dello spettacolo sono un dato in continua crescita, per questo il Comune deve porre particolare attenzione ed evitare che ci siano situazioni di crisi di lavoro specifico».
Il settore spettacolo, nel quale il Veneto registra numeri importanti visto che nel 2021 sono stati ben 14.200 i lavoratori impiegati, dopo la crisi affrontata durante la pandemia, con un quinto del personale che ha cambiato lavoro, ora si sta dimostrando essere in netta ripresa, con una grande richiesta di nuove competenze digitali e di nuovo personale tecnico da inserire in spettacoli, festival ed eventi fieristici e congressuali.
Iscrizioni
L’incontro è gratuito e aperto ad un numero massimo di partecipanti selezionati in ordine di iscrizione da far pervenire entro domenica 19 febbraio. Per iscriversi è necessario inviare una mail all’indirizzo lavoro@comune.verona.it indicando nell’oggetto “Richiesta partecipazione evento 21 febbraio” e inserendo nel corpo della mail Nome e cognome, Codice fiscale, Recapito telefonico e Comune di residenza. Gli iscritti saranno ricontattati dalla segreteria organizzativa dell’evento che confermerà o meno la loro partecipazione in base alla disponibilità, in ordine di data di iscrizione. I partecipanti avranno l’opportunità di presentare il proprio CV e la propria candidatura per opportunità, stagionali e non, in questo settore. Per informazioni https://www.comune.verona.it/<wbr></wbr>nqcontent.cfm?a_id=84377
«L’incontro avviene in un periodo importante – sottolinea Fabio Fila, responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi Rete Doc – perché arriva dopo lo stop dovuto alla pandemia, con una perdita di circa il 30% in tutta Italia della forza lavoro. Questo settore ha dinamiche molto specifiche, legate infatti alla sua continua evoluzione, per questo è fondamentale spiegare quale direzione sta prendendo il mondo dello spettacolo, ma soprattutto quello che ci sta dietro. Noi spiegheremo quali sono tutte le tipologie di lavori legati a questa professione e quale processo di formazione seguire».
«La provincia di Verona è una delle più importanti d’Italia per quanto riguarda la presenza di tecnici dello spettacolo – dice la presidente della Fondazione Centro Studi Doc Enti del Terzo Settore Chiara Chiappa -. In questo ambito Doc Servizi è la cooperativa più grande d’Europa, e da sempre ha lavorato per dimostrare che in questo settore ci sono dei professionisti che svolgono un lavoro faticoso, che richiede studio, fatica, passione e solidarietà tra colleghi, ma che dà tanta soddisfazione. Vogliamo insegnare questo mestiere, così come informare quali sono i diritti contrattuali sperando che, da questa esperienza, possa esserci un rilancio di questo lavoro».