Che voto potremmo dare a questo 2022 sotto il profilo dell’economia? Difficile da stabilire. Il tessuto socio-economico italiano ed europeo aveva reagito molto bene, all’alba del nuovo anno, alle conseguenze perduranti dell’emergenza Covid. La voglia e la tenacia degli imprenditori, anche quelli di casa nostra, avevano permesso di superare le depressioni del mercato dovute a due anni di grandi incertezze, ma nemmeno il tempo di pregustare il sapore dolce di una meritata ripresa che alle porte dell’Europa è scoppiata una guerra.
Putin e il suo attacco armato ai danni dell’Ucraina hanno destabilizzato fin da subito i mercati finanziari, avviando e attivando canali speculativi su scala globale. Un conflitto inaspettato, imprevisto, inimmaginabile fino a qualche tempo fa, che ha aggiunto un’ulteriore criticità all’assetto economico continentale e italiano.
A questo si aggiunge il tema del caro energia, sicuramente allargato ed esteso dalle tensioni russo-ucraine, ma figlio di un quadro generale che inizia ben prima. Ricordo, ad esempio, quando a fine 2021, in occasione della Settimana Veronese della Finanza, invitammo negli studi di Verona Network, i principali referenti degli operatori energetici del Nord Est, i quali, già allora, tracciavano uno scenario complesso, con i prezzi in salita, che avrebbe introdotto rincari in bolletta e difficoltà per famiglie e imprese.
Un 2022, quindi, dolceamaro, iniziato bene, complicatosi nel mentre. La parte finale dell’anno è stata di assestamento e di adattamento a una situazione che rimane difficile, pensando sempre al contesto energetico, ma abbiamo visto chiaramente che le imprese e gli imprenditori non si sono fatti intimorire.
È una fase di studio, di speranza, di grande cambiamento e quindi anche di opportunità. Mi auguro, e ci auguriamo, che il 2023 inizi con una luce nuova e che alla tenacia e alla tempra di chi fa impresa, siano affiancati strumenti, soluzioni, convergenze politiche mirate a far uscire il nostro Paese da un contesto complesso, ma non ancora segnato in modo definitivo.