Green - 29 ottobre 2022, 12:26

“Veneto Sostenibile”: oltre 120 persone al primo incontro di Verona

Prossimo appuntamento giovedì 3 novembre a Cerea: nuovo incontro con famiglie, aziende e gli amministratori della Pianura

“Veneto Sostenibile”: oltre 120 persone al primo incontro di Verona

Un successo di pubblico oltre ogni aspettativa, sintomo di un bisogno evidente delle persone, cittadini, imprenditori e amministratori locali, di avere informazioni utili e chiare sulle cosiddette “comunità energetiche”. Nella sede dell’Ordine degli ingegneri di Verona di via Santa Teresa 12, sono intervenute ieri sera oltre 120 persone, distribuite nella sala al piano terra e in collegamento con lo sdoppiamento del monitor anche in quella al piano superiore. A organizzare l’incontro, dal titolo “Verona sostenibile” è stato il Gruppo Consiliare Misto del Consiglio Regionale Veneto, in collaborazione con Verona Network. Le altre due date rientranti nella rassegna Veneto sostenibile” saranno l’11 novembre a Padova e il 25 novembre a Venezia.

 

Clicca l'immagine sotto e guarda il video integrale di “Verona Sostenibile”

L’evento e i relatori

Dopo i saluti iniziali del consigliere dell’Ordine Stefano Lonardi, esperto di tematiche energetiche, il quale ha ricordato che la migliore soluzione al caro energia è cambiare abitudini e consumare meno, è intervenuto il presidente della Provincia di Verona Manuel Scalzotto che ha ricordato come i comuni in questo periodo abbiano bisogno di punti di riferimento certi e di una normativa che sia chiara per avviare progetti energetici che potrebbero avere anche un valore sociale oltre che economico, perché coinvolgono in maniera trasversale tutti gli abitanti di un territorio.

Il consigliere Stefano Valdegamberi, dopo aver ricordato l’esperienza pionieristica di quando era sindaco di Badia Calavena, con la realizzazione del primo parco eolico del Veneto, ha spiegato le motivazioni che hanno spinto il Gruppo misto della Regione Veneto a promuovere queste tre serate: «Imprese e famiglie stanno pagando un prezzo dovuto al caro energia che in alcuni casi sta diventando insostenibile. – spiega – A livello nazionale esiste una normativa che finalmente favorisce la nascita di comunità energetiche e che può essere recepita anche a livello locale. Con la Regione del Veneto è ciò che stiamo facendo, ovvero incentivando questo modello e le tre serate che abbiamo organizzato vanno proprio in questa direzione».

Al collega consigliere Arturo Lorenzoni, professore di Economia dell’Energia all’Università di Padova, è stata affidata la spiegazione tecnico-normativa della legge nazionale e di quella regionale (L.R.n.16 del 5 luglio 2022), scendendo poi anche nelle specifiche che definiscono una comunità energetica: «Si tratta di uno strumento interessante che può essere realizzato, ad esempio, in un
condominio, oppure con un’aggregazione di soggetti che possono spaziare dal pubblico al privato, rientranti in un territorio ben definito e delimitato. – ha spiegato Lorenzoni – Gli incentivi previsti per il megawattora sia nel caso A (110 euro) che ne caso B (100 euro) sono buoni e vanno a calmierare il costo dell’energia che in questo momento, come sappiamo, è molto elevato. Per realizzare una comunità energetica però, tra accordi tra le parti, realizzazione di un impianto (per lo più si parla di fotovoltaico) e attivazione, potrebbero servire dai sei agli otto mesi, e ricordiamoci che a livello nazionale mancano ancora i decreti attuativi».


Presente in sala anche l’assessore alla Transizione energetica del Comune di Verona Tommaso Ferrari, il quale ha ricordato come la spesa energetica del comune sia passata da 15 a circa 30 milioni di euro e che l’amministrazione Tommasi ha messo tra i punti prioritari quello energetico, iniziando una mappatura dei consumi di tutti gli edifici pubblici comunali e partecipando a un bando europeo per diventare città pilota di alcuni progetti di risparmio energetico.

Si è passati poi a dei casi studio con Riccardo Tessari, vicepresidente della Cooperativa WeForGreen Sharing, il quale ha ricordato come già da 11 anni esista un modello di comunità energetica a Verona, con riferimento alla Cooperativa fotovoltaica Energyland di Lugo di Grezzana e che proprio quell’esperienza ha caricato di responsabilità la società che lo stesso Tessari rappresenta. «Abbiamo
avuto quell’intuizione in tempi non sospetti, dando la possibilità a tutta una serie di persone che per una serie di motivi non avevano la possibilità di installarsi i pannelli fotovoltaici sul tetto di casa, di acquistare delle quote di un impianto e di beneficiare dei benefici previsti dalla legge. Quel modello è cresciuto, si è consolidato e proprio in queste settimane, dopo che negli anni ne sono nate altre di comunità energetiche, ne abbiamo fatta partire un’altra viste le numerose richieste, dal nome “Centenario Lucense”, in cui ci impegniamo a raccogliere 700 mila euro e a dar vita nel Comune di Grezzana a una nuova cooperativa energetica che darà benefici ai soci, alle famiglie, che aderiranno al progetto».


Germano Zanini, di Verona Next Gen, ha ricordato l’origine della centrale idroelettrica di Montorio Lucense 1923, anticipando che la public company che rappresenta ha in progetto nei prossimi cinque anni di realizzare altre cinque centrali idroelettriche nel territorio veronese e l’avvio in Veneto di oltre 50 comunità energetiche coinvolgendo i comuni.

A chiudere l’incontro Andrea Prato, direttore generale di Albatros Srls, un network di oltre 80 professionisti presenti in otto regioni italiane e quattro partners all’estero che accompagna le imprese nei processi di innovazione, in questo caso in ambito energetico. Prato ha dato dei consigli pratici ai sindaci e agli amministratori presenti in sala, sottolineando che l’occasione è storica per
i territori: «Avete un’opportunità straordinaria di creare soluzioni ed essere ringraziati dai vostri concittadini. La partita energetica interessa tutti e la comunità energetiche, di cui si sente parlare tanto e a volte con superficialità, rappresentano davvero delle soluzioni al problema. Vanno però scelte le persone giuste con cui avviare determinati progetti. Le persone che abbiamo ascoltato stasera sono tra queste».

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