Alla UIL FPL di Verona, guidata dal Segretario Generale Stefano Gottardi, la "non scelta" da parte dell'ex CDA dell'Istituto assistenza anziani di Verona sullo sblocco delle progressioni economiche orizzontali (fasce) rappresenta un’occasione persa per 164 lavoratrici e lavoratori dello stesso Istituto.
Proprio la UIL FPL, a detta dello stesso Segretario, aveva raggiunto una pre-intesa firmata al tavolo di trattativa, approvata dal Collegio dei revisori e, con il preventivo consenso del CDA, mancava solo la sottoscrizione definitiva dell’accordo, ma...
«...ma l’attivazione dello stato di agitazione con minaccia di sciopero da parte di chi non vuole questo accordo ha indotto il CDA uscente a non prendersi la responsabilità di procedere. - afferma Stefano Gottardi - In questo contesto maledettamente negativo sarebbe ora di smetterla di minacciare l’azienda e perpetrare azioni di contrasto che finiscono per danneggiare il personale. Le progressioni economiche orizzontali sono l’ultimo obiettivo che ci eravamo posti, in questa prima fase iniziata nel 2019, per riportare la trattativa sindacale alla normalità; un riconoscimento per 164 lavoratrici e lavoratori che non l’hanno mai ottenuta nella loro carriera lavorativa».
Tra i 164 lavoratori che cita Gottardi ci sono 2 ausiliari - categoria A, 111 operatori sociosanitari, amministrativi - categoria B, 37 infermieri, fisioterapisti, educatori, logopedisti, amministrativi - cat. C, 14 psicologi, assistenti sociali, coordinatori - categoria D.
«Possiamo a questo punto sostenere che è un miracolo che sia stato pagato il premio produttività con una media di 1.000 euro a testa, fino a un massimo di 1.138 euro, grazie all’accordo che abbiamo siglato come UIL FPL insieme agli RSU UIL FPL e UGL (gli altri RSU erano autosospesi per solidarietà alla coordinatrice che ha subito una condanna a seguito di un procedimento disciplinare). - prosegue Stefano Gottardi - Ora attendiamo l’incontro con il nuovo Presidente e il CDA con lo stesso obiettivo: corrette relazioni sindacali, rispetto delle regole e atteggiamento propositivo nell’ottica di ottenere i migliori risultati possibili in favore del personale e diminuire lo stato di tensione ancora attivo».
«Per questo Ente, come per gli altri della stessa natura, si profila un futuro incerto: la difficoltà di reperimento del perso nale specializzato, il COVID che ancora incombe sui pazienti fragili e il personale esausto, i costi energetici in aumento. Dopo oltre dieci anni di scontri continui serve un cambio di rotta! - conclude il Segretario, che aggiunge - Spiegheremo le nostre posizioni con un’assemblea in videoconferenza il 24 ottobre alle 20:30; ci si può collegare al seguente link https://meet.google.com/aoh-wzap-zhe