Associazioni | 23 settembre 2022, 13:00

ATO Veronese, nuovo Cda: la prima manovra è sui prezzi

Si è insediato ieri il nuovo comitato istituzionale del Consiglio di Bacino. Debutto per Tommaso Ferrari, assessore del Comune di Verona e Davide Benedetti, sindaco di Brenzone sul Garda. «Aggiornamento investimenti e piano tariffario sono le priorità», sottolinea il presidente Fanton

ATO Veronese, nuovo Cda: la prima manovra è sui prezzi

Si è ufficialmente insediato, ieri, il nuovo CdA del Consiglio di Bacino dell’ATO Veronese, l’ente garante del Servizio Idrico Integrato di Verona e provincia.

Al debutto i nuovi consiglieri: Tommaso Ferrari, assessore del Comune di Verona, Davide Benedetti, sindaco di Brenzone sul Garda. Un ritorno per Denise Zoppi, assessore del Comune di Belfiore e Antonio Bertaso, Sindaco del Comune di Cerro Veronese. Il Comitato Istituzionale è presieduto da Bruno Fanton, rieletto il 6 settembre scorso presidente del Consiglio di Bacino dell’ATO Veronese. Presentato anche il nuovo revisore dei conti, Carlo Errico.

«Sono molto contento di poter continuare il percorso iniziato alcuni anni fa – dichiara il presidente dell’ATO Veronese Bruno Fanton -. L’augurio è che siano mantenuti i programmi di investimento e di efficientamento del SII già autorizzati nell’ottobre 2020, pur nella consapevolezza della difficile situazione economica venutasi a creare, che mi auguro sia solamente congiunturale e non sistemica».

In occasione della seduta sono state programmate le attività del quarto trimestre del 2022. In particolare l’attenzione è stata rivolta al percorso per l’aggiornamento del programma degli investimenti di Azienda Gardesana Servizi Spa e di Acque Veronesi Scarl e del conseguente piano tariffario, che dovrà essere aggiornato per legge nei prossimi mesi.

La situazione economica ha provocato e continuerà a provocare aumenti dei prezzi sia delle materie prime che del gas metano e dell’energia elettrica. La nota di ATO in questa prima seduta del nuovo Comitato Istituzionale è per l’adeguazione delle previsioni di spesa per gli anni a venire, che devono tenere conto degli aumenti, adottando, di conseguenza, profili tariffari il meno penalizzanti possibile per gli utenti, sia domestici che non.