Imprese | 21 giugno 2022, 12:38

Scholares vagantes: pellegrinaggio per gli 800 anni dell'Università di Padova

60 giorni, 4 nazioni e oltre 4 mila chilometri percorsi. Il team di studenti ha pedalato in giro per l'Europa per festeggiare l'anniversario dell'Ateneo. Tra le tappe anche Oxford e La Rochelle.

Scholares vagantes: pellegrinaggio per gli 800 anni dell'Università di Padova

Sabato scorso hanno percorso insieme gli ultimi chilometri per le vie di Padova i componenti del  team ciclistico degli Scholares vagantes dell’Università patavina per entrare alle 16 a Palazzo del Bo, sede dell’Ateneo. Nella passarella finale, che è partita dall’Università di Bologna la mattina del 18, hanno sfilato toccando i luoghi simbolo della città: Prato della Valle, Santa Giustina, Sant’Antonio e infine da via San Francesco sono arrivati sul liston davanti a Palazzo Bo per entrare in Cortile Antico.

Anche la rettrice, Daniela Mapelli, e Antonio Paoli, prorettore con delega al Benessere e allo sport, hanno accompagnato nel tratto cittadino gli Scholares vagantes partiti da Oxford il 21 aprile scorso nel nome degli 800 anni dell’Università di Padova con tappe a Cambridge, Sorbona di Parigi, all’Università di Salamanca e all’Alma Mater Studiorum di Bologna.

Le nazioni toccate in 60 giorni sono state Inghilterra, Francia e Spagna oltre che Italia: 4.475 i km totali, 21.123 metri di dislivello, 9 team ciclistici composti ciascuno da 3 corridori (un docente, un componente del personale tecnico amministrativo e uno studente) e 9 staff tecnici di supporto per un totale di 36 persone coinvolte che si sono alternati nelle otto super-tappe (Oxford - Dover, Calais - Bonneval, Bonneval - La Rochelle, La Rochelle - San Sebastián, San Sebastián - Matapozuelos, Matapozuelos - Barbastro, Barbastro - La Grande Motte, La Grande Motte - Finale Ligure, Finale Ligure – Padova) frazionate in percorsi da 75 chilometri ciascuno.

Questi sono i numeri del  progetto Scholares vagantes, antichi e moderni viandanti: un messaggio sportivo tra le più antiche università europee. Come i “clerici vagantes”, studenti girovaghi che nel Basso Medioevo erano soliti spostarsi in tutta Europa per poter seguire le lezioni, così gli scholares vagantes padovani hanno portato il messaggio sportivo e culturale degli 800 anni targati Unipd alle università più antiche del vecchio continente. Da quella peregrinatio academica, prima “mobilità studentesca”, gli scholares vagantes hanno valicato le frontiere uniti dalla ricerca di una cultura comune.

Particolarmente significativo è lo spirito con cui gli Scholares vagantes hanno portato in Europa il messaggio degli 800 anni che si festeggiano a Padova: un percorso e un’esperienza da lasciare in eredità alle prossime generazioni, all’insegna dei valori fondanti dell’Ateneo e la riflessione collettiva sul futuro che ci attende. Un messaggio attivo di sostenibilità che promuove i valori dello sport, della salute, del benessere, della mobilità e della collaborazione internazionale. Gli stessi doni con cui sono state omaggiate le università europee visitate sono il simbolo del legame potente dato dalla cultura: una pergamena a firma della Rettrice, il sigillo dell’Ateneo, i videomessaggi del professor Paoli e di studentesse meritevoli che hanno rappresentato l’Università di Padova in occasione dell’Ottocentenario.

Per l’occasione sono state composte anche una raccolta di volumi chiamata "L’Università di Padova nei secoli (1222-2000)” che ripercorre gli otto secoli di storia tra scienza e sapere; e l’opera Hortus Mirabilis che racconta l’Orto botanico Patrimonio Unesco, la nuova moneta d’argento da 5 euro intitolata all’Ottocentenario dell’Università di Padova a tiratura limitata, e come simbolo del futuro che verrà, i semi di cinque specie diverse (Magnolia grandiflora Fam. Magnoliaceae, Vanilla planifolia Andrews Fam. Orchidaceae, Coffea arabica Fam. Rubiaceae, Ginkgo biloba Fam. Ginkgoaceae e Chamaerops humilis Fam. Arecaceae) provenienti dall’Orto botanico dell’Università, il più antico al mondo, fondato nel 1545. Doni che rappresentano l’idea di cos’è oggi l’Università: un patrimonio di relazioni e scambi che sono le radici a cui si ancorerà il futuro illuminato dalla cultura e, grazie alla cultura, più libero, più giusto e più sostenibile.

Nelle quattro università europee i rappresentanti istituzionali dell’Università di Padova sono stati accolti dai vertici dei rispettivi atenei, in particolare a Oxford Antonio Paoli, prorettore al Benessere e allo sport, ha incontrato Anne Trefethen, Pro Vice Chancellor (People and Digital); a Cambridge Massimiliano Zattin, prorettore con delega al Dottorato e al post lauream, e Paolo Sambo, prorettore con delega alle Politiche per le sedi decentrate, hanno conosciuto Nick Brooking, Director of Sport; a Parigi, Matilde Girolami, prorettrice con delega al Diritto allo Studio si è intrattenuta con Fabienne Peraldi-Leneuf, vice-présidente chargée de l’Europe; a Salamanca il prorettore alla didattica Marco Ferrante ha dialogato Efrem Yildiz Sadak, prorettore relazioni internazionali di Salamanca, infine a Bologna Antonio Paoli, prorettore al Benessere e allo sport, Massimiliano Zattin, prorettore con delega al Dottorato e al post lauream, e Paolo Sambo, prorettore con delega alle Politiche per le sedi decentrate hanno discusso, prima della partenza, con Alessandro Bortolotti, delegato allo Sport Università di Bologna.

«L’Università di Padova ha voluto ricordare, con questo viaggio, ottocento anni di una storia legata da sempre a doppio filo con il concetto di identità europea. Un’Europa basata su quella libertà che fa parte del nostro motto: universa universis patavina libertas – afferma Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova –. Libertà di studio, di pensiero, di espressione, di dibattito e libertà di movimento delle persone e delle idee, libertà religiosa, politica e accademica: declinazioni diverse di un unico fondamentale valore che non è scontato né garantito ora come non lo era ottocento anni fa, quando l’accademia patavina è stata fondata. Come i medievali Scholares vagantes, che attraversavano i confini alla ricerca di una cultura comune, i protagonisti di questo viaggio hanno rinsaldato, tappa dopo tappa, il profondo legame tra atenei che condividono una lunga storia alle spalle. Un legame fatto di valori comuni, che affondano le loro radici nel passato, caratterizzano il nostro presente e ci guidano nel dare forma al futuro che stiamo costruendo attraverso la formazione delle nuove generazioni, la ricerca e l’innovazione scientifica, tecnologica e sociale».

«È stato un viaggio attraverso l’Europa, attraverso la storia fondante della cultura europea, abbracciando in un unico itinerario quattro nazioni: Gran Bretagna, Francia, Spagna e Italia, e le sei università più antiche d’Europa – dice Antonio Paoli, prorettore con delega al Benessere e allo sport –. Abbiamo voluto riunire in un unico progetto messaggi di sostenibilità, salute, sport, solidarietà e fratellanza tra nazioni, rinsaldando gli antichi legami tra le comunità accademiche europee. Gli Scholares vagantes, rappresentativi delle tre componenti della comunità accademica studentesca, tecnico amministrativa e docente, hanno percorso, a gruppi di tre, circa 75 km al giorno si sono dati il cambio settimanalmente durante i due mesi di viaggio. Un’esperienza unica che i nostri Scholares vagantes sono stati ansiosi di vivere in uno spirito di scoperta, arricchimento culturale, e promozione di valori come lo sport, benessere, cultura e mobilità sostenibile, facendosi messaggeri di un messaggio di condivisione dei principi fondanti delle Università europee e in particolare dello spirito della nostra Patavina Libertas».

Sabato scorso si è svolta la cerimonia di arrivo degli Scholares vagantes a Palazzo del Bo con gli interventi di Daniela Mapelli, Rettrice dell’Università di Padova, Antonio Paoli, prorettore con delega al Benessere e allo sport, Diego Bonavina, assessore con delega allo Sport del Comune di Padova, alla presenza di tutti i componenti del team ciclistico.

L’Ateneo, che promuove da tempo la bicicletta come simbolo di uno stile di vita sostenibile e orientato al benessere, ha posto Scholares vagantes come una delle manifestazioni al centro delle celebrazioni per gli 800 anni. Sono state oltre 400 le persone dell’Ateneo che hanno aderito al progetto.

Fondamentale è stato il supporto di enti e aziende: i contributi istituzionali di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Padova; il main sponsor degli eventi dell’Ottocentenario Eurointerim spa; gli Sponsor tecnici del progetto Scholares vagantes De Marchi 1946 srl, Biciclette Dynatek srl, Rudy Project spa, CyTech srl; la promozione del progetto da parte di FIAB Padova e Bike Italia.