Un bosco nel Comune di Costermano, in provincia di Verona, potrà fregiarsi del marchio di Gestione forestale sostenibile. Si tratta di 13 ettari di proprietà dell’Agriturismo Val, a Castion, nell’entroterra del lago di Garda, ai quali è stato assegnato il marchio internazionale Pefc - Programme for endorsement of forest certification schemes –, che contraddistingue enti e privati che garantiscono una gestione delle foreste mantenendone la biodiversità, la capacità di rinnovamento, la vitalità e la potenzialità di adempiere a rilevanti funzioni ecologiche.
La certificazione di Gestione forestale sostenibile garantisce al consumatore finale che i prodotti di origine forestale (il legno o un suo derivato, come la cellulosa, ma anche i prodotti forestali non legnosi, come funghi, tartufi, frutti di bosco, castagne) derivino da foreste gestite in maniera legale e sostenibile, che non provengano quindi da tagli illegali o da interventi irresponsabili, che possono portare all’impoverimento o alla distruzione delle risorse forestali. Il legname o la fibra possono essere marchiati per poter rimanere rintracciabili nelle varie fasi delle successive lavorazioni, sino al prodotto finito, e sono perciò commerciabili come provenienti da boschi gestiti in maniera corretta.
A farsi promotore del certificato di sostenibilità è Confagricoltura Veneto, che da tempo porta avanti il progetto del marchio: “L’obiettivo è favorire il comparto forestale e la filiera corta, con un sistema di tracciabilità che può dare certezza sull’origine del legno impiegato nella produzione - spiega Michele Salviato, responsabile della gestione forestale sostenibile di Confagricoltura -. Il progetto piace ed è ritenuto interessante a livello commerciale, anche perché ci sono bandi regionali del Programma di sviluppo rurale che offrono contributi a chi abbraccia la gestione sostenibile delle foreste. La certificazione è un passo in avanti importante per valorizzare i nostri boschi, che vantano legni molto pregiati e richiesti sul mercato e può servire, in un’ottica futura, a creare filiere che portino lavoro e occupazione”.
Il bosco dell’agriturismo di Castion è punteggiato di specie autoctone come roverella, carpino nero, acero campestre, robinia, orniello e rovere. Un ambiente forestale tipico della zona del monte Baldo. La scelta di mantenerlo e valorizzarlo rientra nell’ottica di Lucia Pellegrini, associata di Confagricoltura Verona, che ha ereditato dai suoi avi, i conti Pellegrini, la passione per la terra e l’agricoltura. Dal 2003 ha avviato l’attività di agriturismo, ottenendo la certificazione biologica per l’uliveto e il vigneto. A spingere per la certificazione del bosco è stata la figlia maggiore, Sofia Marchesini, 30 anni, che si è laureata in architettura per la sostenibilità.
«L’idea della certificazione è nata con l’obiettivo di preservare le specie autoctone che ci sono nella zona – spiega Sofia –. Il marchio ci dà infatti la possibilità di far fare tagli controllati, che ci consentono di mantenere il bosco e conservare la filiera produttiva. Siamo a un passo dall’area Sic del monte Baldo, che ha un alto valore naturalistico, e vogliamo dare il nostro contributo al mantenimento dell’ecosistema, messo a rischio dal turismo di massa e da un’eccessiva cementificazione».
«La nostra famiglia ha una storia millenaria – aggiunge la mamma Lucia -, legata a Villa Pellegrini e alla conservazione del patrimonio ambientale. Basti pensare che i nostri avi avevano una podesteria in Alta Lessinia e che la stessa frazione di Castion si è sviluppata attorno alla nostra attività agricola. Noi crediamo ancora nella terra e vogliamo preservare il bosco e i campi, conservando questo bellissimo habitat dove abbiamo la fortuna di vivere».