Abbiamo visto che in pochi mesi la struttura di Cattolica, consolidata e rodata da oltre un secolo, sotto la guida di Generali ha reagito bene. I risultati non sono mancati. Un più 938 % di risultato di periodo netto di Gruppo del mestre 2021 sul semestre 2020. Ed un combined ratio del lavoro conservato arriva a
87,7%, un eccellente risultato come commenta la relazione.
La nuova gestione "grazie alle efficaci azioni poste in atto sin dai primi mesi dello scorso anno", scevra da lacci e lacciuli che la versione cooperativa degli ultimi anni aveva sopportato, ha marcato un netto cambio di marcia ed in deciso miglioramento rispetto al primo semestre 2020. Se queste sono le prospettive perchè vendere? E soprattuto perchè vendere a questi prezzi?
Ben venga la gestione di Generali se queste sono le premesse che ben potrà essere accompagnata da soci minori ma importanti e da un flottante di piccoli azionisti che hanno sempre creduto in questa compagnia. Tutto ciò contribuirà a migliorare ancora i risultati dei prossimi anni in uno scenario economico favorevole di crescita italiana ed europea come tutti gli analisti prospettano.
Che Generali voglia spendere il meno possibile e guadagnarci il più possible non è da sottovalutare, dimostra un senso mercantile e finanziario di tutto rispetto che potrà venerici utile quando Cattolica sarà, in Verona, una componente del Gruppo Generali. Ma un commerciante attento non vende alla prima offerta.
Se l'OPA, che prevede varie articolazioni di successo per Generali, andasse in porto, garantendo a Generali il raggiungimento del 51%, ciò sarebbe sicuramente positivo, ma per giungere a questo non si possono pagare i titoli circa la metà del valore unitario del patriomonio netto del sistema Cattolica. Ed il mercato lo sa, infatti le adesioni sono scarse nonostante le telefonate agli azionisti e le paginate di pubblicità sui giornali che si dimenticano di dirci i pro ed i contro. Quali scenari prospettare agli azionisti? Quello che ritengo il più probabile è che Generali rilanci il prezzo di offerta portando il prezzo tra 7.5 ed 8 euro, aumentando di almeno un +10% il prezzo ora offerto ed a quel punto molti azionisti, che pareggerebbero i loro conti, saranno disposti ad aderire. Sotto quelle cifre molti sono in perdita e preferiranno non cedere, subire una perdita secca, confidando nella bontà del'azione Cattolica che probabilmente il prossimo anno di questa stagione sarà ritornata al dividendo e con prezzi più vicini al valore di patrimonio.
Se invece si volessero trovare nuovi partner a cui riservare l'aumento di capitale che al momento non è più assolutamente necessario, visti i dati di bilancio, credo che molti partner finanziari sono alle porte, ma Generali non si farà scappare questo preziosissimo bocconcino con cui conquistare tutto ilmondo cattolico. E noi azionisti, se queste sono le premesse perchè privarcene?