In occasione del settimanale Verona Economia dedicato al vino e all'agroalimentare, abbiamo intervistato Stella Aldrighetti, una delle titolari della Cantini Vini Gamba a Marano di Valpolicella. Ha fatto il punto sull'andamento del settore, i trend e la ripresa dell'enoturismo
Come nasce Cantina Vini Gamba?
Nel 2003 Giovanni, Giuseppe e Martino Aldrighetti danno forma concreta a un sogno e fondano la Cantina Vini Gamba. Rispettivamente mio padre e i miei due zii, da sempre coltivatori di vite, volevano un’etichetta che portasse il loro nome, o meglio, soprannome: Gamba infatti è il soprannome di famiglia in quanto siamo tutti alti e con la Gamba lunga.
Come avete affrontato la pandemia?
Abbiamo preso in mano la situazione modificando il modo di lavorare, in primis abbiamo potenziato i nostri canali e-commerce e la vendita online ha portato buoni frutti. Quello che è venuto a mancare prima di tutto è l’enoturismo in azienda: una carenza percepita in modo prepotente, abbiamo assistito a un vero e proprio svuotamento di appassionati e curiosi di vino in Valpolicella. Un gap tra aziende e turisti che si sta colmando in questo periodo dove attestiamo una leggera ripresa.
Qual è l’attuale situazione del settore?
Quest’anno abbiamo finalmente riaperto l’azienda agli ospiti e sono ripartite le degustazioni oltre a tutte quelle attività collaterali che organizziamo ciclicamente. Inoltre, abbiamo attestato una buona ripresa delle vendite soprattutto di quello che è il prodotto di punta della Valpolicella, ovvero l’Amarone.
Con piacere, negli ultimi anni, stiamo notando un età media dei turisti del vino medio-bassa, nel senso che vengono a conoscerci e a curiosare tra i nostri vigneti sempre più ragazzi: gruppi di amici o giovani coppie che vogliono condividere un’esperienza legata al territorio e alle sue eccellenze. In questo Verona ha tanto da offrire e siamo fortunati.
Quali sono i progetti futuri di Cantina Vini Gamba?
La nostra azienda di famiglia è una fucina di idee ma sicuramente il primo obiettivo da perseguire da qui all’immediato futuro è la promozione del nostro nuovo vino: lanciato sul mercato lo scorso anno, quindi in un momento storico poco felice, è uno spumante prodotto con metodo classico ma sempre con uve della Valpolicella chiaramente vinificato in bianco.
È stata una novità non solo per noi ma anche per la Valpolicella perché non è certo comune trovare uno spumante metodo classico prodotto con uve autoctone. Parallelamente prosegue il nostro impegno sul fronte dell’enoturismo e stiamo progettando una terza sala assaggi e abbiamo avviato i lavori per la terrazza con vista dove allestire degustazioni e momenti conviviali in una delle cornici più suggestive d’Italia.