Da noi ci sono confraternite, comunità e associazioni di vario riferimento e strutture . In particolare, da secoli in Italia, vi sono due grandi categorie: quelle di tipo religioso e quello di tipo laico. Più antiche e strutturate quelle religiose, mentre quelle laiche sono nate nel periodo mediovale e in Italia si chiamavano corporazioni. Queste corporazioni perseguivano interessi economici e si strutturavano per proteggere e sostenere i maestri d'arte, gli artigiani, dagli abusi e dai soprusi che i signorotti locali o dai feudatari loro imponevano. Una sorta di confindustria ante-litteram.
E' un mondo , quello delle associazioni, che nei secoli ha preso piede ovunque mostrando la necessità e l'utilità di riunirsi dell'essere umano. Da noi hanno ancora una forte rilevanza quelle a carattere religioso anche se rivolte alla società civile. Le corporazioni di cui abbiamo accennato, nel periodo dei Comuni arrivarono ad avere un peso notevole e giunsero al Governo delle città. Nei secoli successivi, abbiamo poi vissuto forme di confraternite segrete il cui accesso era riservato solo a pochi iniziati che avevano come scopo di sostenere i fratelli (vedi massoneria) o comunque di portare avanti significative politiche sociali spesso in contrasto con potere vigente. Talvolta , come i Templari, erano anche armate. Quelle segrete spesso divenivano un pericolo per il potere costituito (ad es La Carboneria) .
Ora, in Italia, le associazioni religiose e private sono libere e pubbliche (la legge vieta quelle segrete e con scopi illeciti). Ovviamente perseguono fini molto diversi e sono sostenute ed appoggiate dalla normativa, con agevolazioni fiscali e riconoscimenti pubblici, specie se le loro attività sociali sono rivolte al loro esterno e non solo ai soci.
Senza contare quelle legate ai movimenti politici o sindacali, se consideriamo il cosiddetto Terzo Settore possiamo trovare innumerevoli iniziative. Si va da micro associazioni, a quelle che hanno grande risonanza e con grandi blasoni nazionali (ad es, gli Alpini) o internazionali ( ad es. il Rotary o i Lyons). Suppliscono in vari modi all'attività sociale dello Stato e dovrebbero essere più libere e meno strutturate da leggi, soprattutto per quelle che si rivolgono al pubblico con attività culturali e socio-sanitarie. Talvolta vi sono abusi ed infingimenti ma questo non deve far venir meno il supporto legislativo verso quelle che operano nello stretto ambito del loro scopo sociale.
Prof. Maurizio ZUMERLE