“Gli Istituti Tecnici Superiori sono oramai una consolidata ed efficacissima offerta formativa. Per la Regione del Veneto rappresentano un patrimonio su cui investire in risposta alle esigenze dei settori produttivi e dei territori strategicamente più rilevanti sotto il profilo dell’economia e della buona occupazione”.
Queste le parole dell’assessore regionale veneto con delega all'Università, Elena Donazzan, a conclusione del primo incontro del 2021 del Coordinamento delle Università del Veneto con la Regione, che si è tenuto ieri pomeriggio per affrontare il tema del rapporto con i futuri percorsi di alta formazione terziaria degli ITS-Academy del Veneto ed il tema delle lauree professionalizzanti.
Per la Regione erano presenti all’incontro, inoltre, il Capo dell’Area Capitale umano, cultura e programmazione comunitaria, Dott. Nuccio Romano, il Direttore della Formazione-Istruzione, dott. Massimo Marzano Bernardi, e il Direttore della Programmazione della Formazione, dott. Fabio Menin. Il mondo accademico è stato rappresentato dal Prorettore prof. Luciano Gamberini per l’Università di Padova, dal Prorettore prof.ssa Luisa Beinati per l'Università di Ca’ Foscari, dal Prorettore prof. Francesco Musco per l’IUAV e dal Prorettore prof. Diego Begalli per l'Università di Verona.
“Le relazioni tra Università e territorio, che vedono il coordinamento della Regione del Veneto, rappresentano una leva straordinaria di crescita, di sviluppo e di più ampi orizzonti occupazionali per il capitale umano più raffinato, rappresentato dai giovani che intendono proseguire il proprio percorso di conoscenza - afferma l’Assessore Regionale Elena Donazzan -. Sono, infatti, la realizzazione della terza Missione dell'Università, quella che vede il territorio come elemento di rilascio dell'attività di ricerca e di didattica”.
“Intensificheremo il rapporto tra i sistemi dell'alta formazione – conclude l’assessore Donazzan - per fare in modo che i nostri giovani, soprattutto nei prossimi anni che si preannunciano difficili, possano trovare i percorsi sempre più adatti a loro e mirati ad un inserimento lavorativo qualitativamente elevato. Per noi rimane fondamentale che la Regione del Veneto sviluppi il suo ruolo di accompagnamento in queste trasformazioni”.