.L’operazione mira all’ efficientamento della propria struttura di capitale e consente di raggiungere il target di capitale Tier 1 del Gruppo, portando ad un ulteriore rafforzamento della posizione patrimoniale del Gruppo stesso. Emessi alla pari, i nuovi titoli pagano una cedola fissa semestrale, non cumulativa, pari al 6,50% e potranno essere richiamati dall'emittente, a partire dal 19 gennaio 2026 e, successivamente, ogni 6 mesi. In caso di non richiamo, la nuova cedola a tasso fisso sarà determinata sommando lo spread originario al tasso mid swap in euro a 5 anni da rilevarsi al momento della data di ricalcolo e resterà fissa per i successivi 5 anni (fino alla successiva data di ricalcolo). Il pagamento della cedola è totalmente discrezionale e soggetto a talune limitazioni. Inoltre il titolo prevede il meccanismo di riduzione a titolo temporaneo del valore nominale qualora il coefficiente CET1 del Gruppo scendesse al di sotto del 5,125%. Hanno partecipato all’operazione, principalmente, assetmanagers (70%), hedge funds (16%) e banche (10%), mentre la distribuzione geografica vede la presenza prevalente di investitori esteri (tra cui Regno Unito, con il 44% e la Francia, con l’11%) e dell’Italia (con il 31%). Citi e Goldman Sachs hanno agito in qualità di Global Coordinators e Joint Bookrunners, insieme a Banca Akros (parte correlata dell’emittente1), Barclays, BNP Paribas, UBS e Mediobanca ,inqualità di Joint Bookrunners. Un buon risultato e un buon segno, che indicano fiducia, nell’Istituto, sia in Italia, che all’estero.
Pierantonio Braggio