Per meglio comprendere quanto segue, va evidenziato che l’Istituto Tecnico Agrario Statale Stefani-Bentegodi, frequentato da 1750 studenti, è composto dalle cinque sedi staccate di Buttapietra, Caldiero, Isola della Scala, San Pietro in Cariano e Villafranca, coprendo, così, le esigenze di formazione agraria, di buona parte del fecondo territorio veronese. La prima istituzione, che diede origine a tale benemerito Istituto Tecnico Agrario sorse nel 1867 a Marzana, Valpantena, Verona, grazie all’intuizione dell’intellettuale veronese Marc'Antonio Bentegodi (1818-1873), convinto sostenitore della grande importanza d’una istruzione professionale agraria e della pratica sportiva. L’istituzione agraria, a tale scopo creata, mirava all’educazione e alla formazione al lavoro dei giovani, in un tempo, in cui l'opportunità prevalente, per assicurare un futuro lavorativo alle nuove generazioni, era l’agricoltura, alla quale i giovani stessi, con il proprio lavoro, avrebbero potuto essere, al tempo, di supporto fondamentale. Con il trascorrere del tempo, l’Istituto professionale, da Marzana, si trasferì in un palazzo della veronese zona Filippini, per, poi, portarsi a Sud, in zona San Giacomo, e, quindi, a Buttapietra, a seguito dell’importante donazione di superfici da parte della contessa Antonietti. Il festeggiamento previsto per il 150° di creazione dell’Istituto Tecnico Agrario Statale Stefani-Bentegodi, è stato presentato ufficialmente, presente il sindaco di Buttapietra, Sara Moretto, presso la sede di Buttapietra, Verona, il 9.5.2018 dai professori, Filippo Bonfante, dirigente dell’Istituto Agrario IIS Stefani-Bentegodi, Pietro Bozzolin, direttore della sede di Buttapietra, e Matteo Ducange, responsabile tecnico-scientifico dell’Azienda Agraria di Bovolino, la quale è centro di formazione pratica dell’Istituto in tema e di apertura al biologico, del quale Verona apporta ben 2/3 del prodotto biologico veneto. “Molto è stato fatto in questi anni – hanno chiarito i Professori presenti – in collaborazione con Veneto Agricoltura e la Rete delle Scuole Agrarie del Triveneto. Si è lavorato, per la conservazione, caratterizzazione e divulgazione di antiche cultivar di melo e di pero e di antiche varietà di cereali; con il Consorzio di Bonifica Veronese, abbiamo collaborato al progetto “Life+ In Bio Wood”, realizzando due chilometri di nuove siepi campestri. Abbiamo riorganizzato l’Azienda Agraria Bovolino, della sede di Buttapietra, che ha una superficie di 50 ettari: in dicembre, oltre ai 5 ettari già coltivati in biologico, con cereali antichi a filiera corta, abbiamo messo in conversione altri 9 ettari. Tutta l'azienda è stata inoltre riorganizzata con investimenti di miglioramento fondiario. Abbiamo partecipato, a Perugia, al Forum dei Giovani, su argomenti inerenti ad obiettivi di sviluppo sostenibile. Nell’ottobre 2018, infine, inaugureremo un corso di ITS Academy “Gestione dell’ambiente nel sistema agroalimentare, orientato all'ecosostenibilità e all’agricoltura biologica”, nonché un corso biennale 2018-2020 post-diploma EQF 5”. Corso biennale di grande portata, perché non solo arricchisce le conoscenze dei partecipanti, anche con costanti presenze in azienda, ma li dota d’un diploma, che – date le competenze pratiche acquisite – li rende molto richiesti dalle aziende stesse. Il dott. Michele Ruatti, ha segnalato l’azione dell’Associazione Corte Bovolino, che forma, in fatto di tecnica della potatura e di conduzione aziendale. La Festa della Biodiversità prenderà il via – nell’ambito dei festeggiamenti del 150° anniversario – giovedì 24 maggio alle 9.30, con una giornata dedicata al progetto Bionet, mirato a conservare e valorizzare la biodiversità d’interesse agrario e alimentare del Veneto. Lorenzo Roccabruna, direttore dell’Orto botanico di Novezzina, parlerà del “Recupero della biodiversità frutticola veneta”; la dott.ssa agr. Caterina Campagna illustrerà le piante fruttifere del monte Baldo; Tiziano Quaini, coordinatore regionale di Aveprobi, parlerà di ecosostenibilità e di produzioni biologiche; Gaetano Mirandola, dell’Antico Molino Rosso di Buttapietra, parlerà della trasformazione dei cereali antichi bio, mentre il prof. Matteo Ducange spiegherà il progetto di recupero di frutteti antichi e altri progetti della scuola. Venerdì, 25 maggio, alle 10, il dott. for. Giustino Mezzalira, di Veneto Agricoltura, parlerà di “Ritorno dei boschi nella pianura veneta”, mentre l’ing. Stefano De Pietri, del Consorzio di Bonifica Veronese, e il dott. for. Alessandro Pasini, di Cogev Verona, illustreranno il progetto “Life+ In Bio Wood”. Il prof. Matteo Ducange chiarirà come il progetto si stia realizzando, nell’Azienda Agraria Bovolino. Sabato 26 maggio, alle 10, lo storico Franco Viviani parlerà di “150 anni di Istruzione agraria a Verona”, mentre Sergio Dall’ò tratteggerà la figura storica di “Marcantonio Bentegodi, mecenate della scuola e dello sport”. Il già-docente, Armando Ferrarese. e il già-D.S., Lauro Bernardinello, tracceranno la storia dell’Istituto Agrario nella Provincia di Verona. Alle ore 12 alcuni ex allievi, distintisi nel mondo del lavoro. daranno la loro testimonianza, tra questi: Luca Crema, Christian Marchesini, Giovanni Rizzotti, Renzo Caobelli, Elia Sandrini, Giorgio Meneghello, Giuliano Finetto, Michele Ruatti. Alle 12.30, avverrà l’intitolazione del campo Catalogo Bionet dell’Azienda Agraria Bovolino al dott. agr. Gino Bassi. Nel pomeriggio, verrà presentato il libro “Il mais miracoloso” del prof. Emanuele Bernardi, storico dell’agricoltura e docente dell’Università Roma1. Infine, il prof. Giuliano Mosca, presidente dell’Accademia dei Georgofili, Firenze Area Nord-Est – DAFNE-Università di Padova, presenterà la futura collaborazione con l’Istituto Stefani -Bentegodi. Domenica 27 maggio, in occasione della Festa dell’Ambiente di Buttapietra, le aule dell’Istituto Agrario saranno aperte al pubblico, per visite guidate al Museo della Civiltà contadina, al Campo catalogo fruttifere Bionet, al Campo parcellare dei cereali antichi, alla Collezione di trattori antichi e alle Colture agrarie, presenti in azienda, www.stefanibentegodi.gov.it, 045 630 039.3 Ottime iniziative, che meritano attenzione e lode e capaci di coinvolgere anche il pubblico, in un mondo che troppo poca attenzione riserva al mondo agricolo, ai suoi operatori, in particolare, senza pensare che senza l’agricoltura, non avremmo di che alimentarci, né aria filtrata attraverso la fotosintesi, e che, in conseguenza, a nulla servirebbe l’immenso, complesso di strutture, di cui ci siamo circondati.
Pierantonio Braggio