Lo ha detto l’assessore regionale veneto alla cultura, intervenendo all’Auditorium Parco della Musica di Roma alla proiezione di “Noi eravamo”, seconda pellicola, dopo “Fango e Gloria”, del regista Leonardo Tiberi, prodotta da Baires in collaborazione con Istituto Luce - Cinecittà, con il sostegno economico della Regione del Veneto, iniziativa promossa nell’ambito del centenario della Grande Guerra.
L’assessore veneto si è complimentato per il lavoro realizzato, “che amalgama perfettamente – ha sottolineato – il girato con le immagini originali di repertorio. Due film e un’unica grande operazione culturale, grazie alla quale sono descritti con straordinaria efficacia luoghi e personaggi del drammatico primo conflitto mondiale”.
“Nella nostra comunità è forte il ricordo di questa guerra che cento anni fa sconvolse il mondo intero – ha concluso l’assessore – proprio perché il Veneto fu uno dei principali scenari delle grandi battaglie allora combattute, di cui ancora oggi porta vive e tangibili testimonianze”
La storia di “Noi eravamo” prende spunto dalla figura di Fiorello La Guardia, figlio di emigrati italiani, volontario venuto a combattere in Europa, volando sui celebri aerei Caproni, successivamente diventato uno dei più celebri sindaci di New York. Il film è ambientato in un campo d’aviazione del Veneto durante gli ultimi mesi della Grande Guerra: in un vicino ospedale da campo si incrociano le storie di due fratelli, Guglielmo (Alessandro Tersigni) e Luciano (Davide Giordano), figli di una famiglia di Treviso emigrata in Argentina, anch’essi volontari, di una giovane crocerossina (Beatrice Arnera) e di un pilota d’eccezione, Fiorello La Guardia (Yari Gugliacci).